Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa. Venezia.
“Si è sempre dato per scontato che Venezia è la città ideale per una luna di miele, ma è un grave errore. Venire a Venezia, o semplicemente visitarla, significa innamorarsene e nel cuore non resta più posto per altro”.
Così scriveva Peggy Guggenheim nella sua autobiografia Una vita per l’arte, esprimendo il suo profondo amore per la Serenissima, dove scelse di vivere dal 1949 al 1979, anno della sua morte. A 40 anni esatti dalla sua scomparsa, e a 70 anni dal suo trasferimento a Venezia, la Collezione Peggy Guggenheim ricorda la sua fondatrice con la mostra Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa, dal 21 settembre al 27 gennaio del 2020.
L’esposizione è un omaggio ai trent’anni trascorsi in laguna, e ripercorre gli eventi che hanno segnato quel periodo, come la prima mostra, di scultura contemporanea, organizzata a Palazzo Venier dei Leoni nel 1949, o la prima personale in Europa di Jackson Pollock presentata da Peggy nel 1950 nell’Ala napoleonica di Piazza San Marco.
Il percorso si focalizza sul collezionismo post 1948, dopo la partenza da New York, la chiusura della galleria-museo Art of This Century e l’arrivo in Laguna. Una sessantina le opere in mostra, tra dipinti, sculture e lavori su carta, che si snodano tra celebri capolavori come L’impero della luce di René Magritte, Studio per scimpanzé di Francis Bacon e Alchimia di Pollock, accanto ad opere raramente esposte come Autunno a Courgeron di René Brô, Sopra il bianco di Kenzo Okada e Deriva No 2. di Tomonori Toyofuku, artisti che dimostrano l’interesse della mecenate per la scena artistica oltre le frontiere di Europa e Stati Uniti. Saranno inoltre visibili per la prima alcuni preziosi e inediti scrapbooks: album in cui la collezionista raccolse meticolosamente articoli di giornali, fotografie e lettere a testimonianza dei tanti episodi che hanno costellato la sua avvincente vita di appassionata collezionista. Contestualmente alla mostra, le sale di Palazzo Venier dei Leoni ospiteranno la maggior parte delle opere acquistate tra il 1938 e il 1947, un’occasione da non perdere per vedere esposta nella sua quasi totale interezza la storica collezione, inclusi capolavori come Scatola in una valigia realizzata da Marcel Duchamp nel 1941 proprio per Peggy e raramente visibile al grande pubblico per la sua delicatezza.
Ad accompagnare la mostra un articolato calendario di Public Programs, dal titolo La continuità di una visione: attività gratuite, dentro e fuori il museo, volte ad attualizzare l’insegnamento di Peggy. Inoltre, tutti i giorni alle 15.30 il museo organizza visite guidate gratuite alla mostra previo acquisto del biglietto d’ingresso.
C.C.
dal 21 settembre 2019 al 27 gennaio 2020
Palazzo Venier dei Leoni Dorsoduro 701 30123 Venezia
(39) 041 2405 415
guggenheim-venice.it
I open Paroleacapo for my great love: the Theater which allows me to travel while I’m still, dreaming sitting in the audience, dance in the gallery and take pics before the curtain rises!
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