Mater Dei.
Libera variante sul tema del mito, Mater Dei ha come protagonisti una madre e un figlio, collocati in un tempo immaginario e in un luogo altrettanto immaginario del sud dell’Italia.
Chi parla è la madre, vittima molti anni prima della violenza di un dio che, attratto dalla sua bellezza, è sceso sulla terra sotto sembianze animalesche e l’ha posseduta con la forza. Una sorta di rivisitazione del mito di Giove ed Europa dove la donna, invece che essere rapita, viene stuprata e ingravidata dal dio autoritario e passionale.
La gravidanza, iperbolica e paradossale, genera ben quattordici figli, tutti dotati dei paterni attributi divini, tranne l’ultimo. L’ultimo è un dio mancato, debole, troppo umano, e la madre ha dedicato la sua vita a nasconderlo e proteggerlo. Ora però qualcuno sta arrivando a prenderlo, qualcuno intenzionato a “correggere l’errore”.
“Un toro bianco, era. Che la luce del sole lo faceva ancora più bianco, tutto, tutto bianco tranne gli occhi, e quegli occhi mica lo so dire di che colore erano, erano neri ma anche blu ma anche rossi ma anche color dell’oro, erano una cosa che si muoveva e non stava ferma, tutto fermo tranne quegli occhi, pieni di api, di calabroni, di uccelli, occhi pieni di tutte le cose che non c’erano più, e forse non c’erano più proprio perché quegli occhi le avevano guardate”.
Mater Dei – Massimo Sgorbani (testo in via di pubblicazione).
Piccola Compagnia della Magnolia è una troupe, un gruppo di lavoro permanente e indipendente diretto da Giorgia Cerruti.
L’ensemble compie dal 2004 una rigorosa e appassionata indagine a cavallo tra codici teatrali e ricerca, affrontando con sguardo contemporaneo il proprio fare teatro, riappropriandosi dei classici o sperimentando negli ultimi lavori scritture originali e drammaturgie contemporanee, inseguendo una sintesi tra ricerca formale e densità emotiva, tenendo al centro del lavoro un tempo sacro abitato da figure poetiche. Magnolia crea i propri spettacoli attraverso una ricerca che trova il suo fulcro nell’attore e nella composizione dell’immagine, conducendo un lavoro di ricerca sull’arte dell’attore dai contorni antinaturalistici, dove si combinano tra loro partiture fisiche e vocali dense ed energiche.
Accanto al lavoro di creazione, la Compagnia si occupa anche di pedagogia teatrale conducendo seminari e organizzando inoltre campus di alta formazione con maestri della scena internazionale. I lavori della Piccola Compagnia della Magnolia sono distribuiti in Italia e all’estero, presso numerosi festival e stagioni internazionali.
“La nostra ricerca, lunga e difficile ma appassionante, cerca di negare al Teatro certi approcci cinematografici che non gli appartengono, recuperando ciò che gli compete per convenzione: l’artificiosità di un momento rituale estraneo al quotidiano; un tempo “altro” in cui ci si riunisce – pubblico e attori – per cercare il vero nella finzione”. (Giorgia Cerruti).
In scena al Teatro I – Milano dal 16 al 21 gennaio 2019.
C.C.
I open Paroleacapo for my great love: the Theater which allows me to travel while I’m still, dreaming sitting in the audience, dance in the gallery and take pics before the curtain rises!
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