Tavola tavola, chiodo chiodo… Eduardo. Piccolo Teatro Grassi.
Negli ultimi tempi – scrive Musella – ho cercato ispirazione e conforto nelle parole dei grandi; è stato così che ho riscoperto l’Eduardo impresario. Un ritratto di artista non solo legato alle sue opere, ma alle sue battaglie donchisciottesche per il teatro tra vittorie e fallimenti. Durante la pandemia, molte sono le riflessioni emerse sul mondo dello spettacolo e sulle sue sorti.
«In questo tempo mi è capitato spesso – scrive Musella – di rifugiarmi nelle parole dei grandi: poeti, scrittori, filosofi, per cercare conforto, ispirazione o addirittura per trovare risposte al presente; è nato così in me il desiderio di riscoprire l’Eduardo capocomico e mano mano ne è venuto fuori un ritratto d’artista non solo legato alla bellezza delle sue opere, ma piuttosto alle sue battaglie donchisciottesche condotte instancabilmente tra vittorie e fallimenti».
Tommaso De Filippo – impegnato nella cura dell’eredità culturale della famiglia – ha appoggiato Lino Musella nella sua ricerca nelle memorie di Eduardo volendo incoraggiare fortemente il dialogo tra generazioni in scena. L’attore darà così voce e corpo alle parole delle lettere indirizzate alle Istituzioni, ai discorsi al Senato, agli appunti, ai carteggi relativi all’impresa estenuante del Teatro San Ferdinando.
«Faccio parte di una generazione nata tra le macerie del grande Teatro e che può forse solo scegliere se soccombere tra le difficoltà o tentare di mettere in piedi, pezzo dopo pezzo, una possibilità per il futuro, come ermeticamente indicano quelle parole – incise su una lapide nel Teatro di Eduardo – che in realtà suggeriscono un’azione energica e continua. Questo grande artista – continua Musella –è costantemente impegnato a smuovere la politica e le Istituzioni e ne esce spesso perdente, in parte proprio come noi oggi, ma anche da lontano non smette mai di alzare, la sua flebile roboante voce».
Teatro Grassi – Milano dal 3 all’8 novembre 2020.
C.C.
I open Paroleacapo for my great love: the Theater which allows me to travel while I’m still, dreaming sitting in the audience, dance in the gallery and take pics before the curtain rises!
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