Un curioso accidente nelle Marche
GABRIELE LAVIA E FEDERICA DI MARTINO IN UN CURIOSO ACCIDENTE
27 FEBBRAIO A FERMO E DA VENERDÌ 1 MARZO ’24 A FANO
Tra le commedie più tradotte e rappresentate all’estero, Un curioso accidente di Carlo Goldoni arriva al Teatro dell’Aquila di Fermo martedì 27 e mercoledì 28 febbraio e dal 1 al 3 marzo 2024 al Teatro della Fortuna di Fano – su iniziativa di AMAT con i Comuni del territorio, la Fondazione Teatro della Fortuna di Fano e con il contributo di Regione Marche e MiC – con l’interpretazione e la regia di un grande maestro della scena quale Gabriele Lavia.
Con lui sul palcoscenico Federica Di Martino con Simone Toni, Giorgia Salari, Andrea Nicolini, Lorenzo Terenzi, Beatrice Ceccherini, Marco Rivolta a dare vita allo spettacolo prodotto da Effimera, Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Teatro della Toscana.
Lo spettacolo a Fermo è una tappa del progetto Scuola di platea, seguitissimo percorso di introduzione al teatro per gli studenti degli istituti superiori di Fermo. La partecipazione allo spettacolo è solo il momento centrale di un programma che prevede incontri propedeutici e confronti con la compagnia.
A Fano, con lo spettacolo torna Oltre la scena, incontri con le compagnie protagoniste degli spettacoli, sabato alle ore 18 con ingresso libero nella splendida platea del Teatro della Fortuna.
La commedia si svolge in Olanda e, come scrive l’autore nella prefazione alla prima edizione «non è che un fatto vero, verissimo, accaduto, non ha molto tempo».
«Lo sfondo storico di questa singolare commedia di Goldoni – scrive Gabriele Lavia – è la Guerra dei sette anni che si combatté tra il 1756 e il 1763 e che coinvolse le principali potenze europee di quel tempo. La guerra fu combattuta in Europa e nell’ America Settentrionale. Da una parte c’erano il Regno di Inghilterra, il Regno di Prussia, l’Elettorato di Hannover, gli Stati minori della Germania nord-occidentale e il Portogallo. Dall’altra parte c’era una coalizione formata dal Regno di Francia, Monarchia Asburgica, Sacro Romano Impero, Impero Russo, Svezia e Spagna. E, addirittura, le popolazioni native dell’India e dell’America Settentrionale. La Guerra si concluse col trionfo della Gran Bretagna che ottenne i maggiori successi politici e territoriali. Gli sconfitti furono i Francesi (ed ecco perché i due soldati ospiti in casa di Monsieur Filiberto sono francesi) che perdettero il Canada, alcune colonie sulle rive del Mississippi, alcune colonie in India, nei Caraibi, in Senegal, ecc. Insomma, un vero disastro. E dunque i due soldati francesi hanno buone ragioni per essere un po’ depressi. Sono soldati ridotti proprio male e non hanno più un quattrino perché quella “guerra” segnò il tramonto coloniale della Francia è l’inizio di un periodo difficilissimo. Se avesse vinto la Francia quella guerra, forse, in America si parlerebbe il Francese. L’Olanda era rimasta a guardare e a fare i suoi “affari” con la guerra. Così, aveva vissuto un periodo tranquillo e prospero. Ed è proprio in quel mondo tranquillo e prospero, nella casa prospera e tranquilla di Monsieur Filiberto, che ha una figlia da maritare, la quale figlia ha una cameriera in età da marito anch’essa, che capitano “I Due Soldati Francesi Sconfitti”. C’è altro da dire? Goldoni scrive un autentico delicato capolavoro. E tutto questo, l’autore ci avverte, è “un fatto vero, verissimo, accaduto in Olanda” e che gli è stato raccontato da suoi “… Amici Olandesi al Caffè della Sultana, nella Piazza San Marco, a Venezia”».
Le scene sono di Alessandro Camera, i costumi di Andrea Viotti, le musiche di Andrea Nicolini, testi delle canzoni di Gabriele Lavia, luci di Giuseppe Filipponio.
C.C.
I open Paroleacapo for my great love: the Theater which allows me to travel while I’m still, dreaming sitting in the audience, dance in the gallery and take pics before the curtain rises!
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