Surreale e grottesco. Elenit.
IN SCENA DIECI PERFORMER PER UN IMPREVEDIBILE E SORPRENDENTE VARIETÀ.
Il 10 e 11 marzo 2022 al Teatro delle Muse di Ancona sono le uniche due date possibili per vedere la nuova creazione dell’artista e performer greco Euripides Laskaridis che porta in palcoscenico Elenit // the things we know we knew are now behind, un imprevedibile e sorprendente varietà comico e surreale.
Opera d’insieme per dieci creature e una turbina eolica, Elenit è una commedia tragica con personaggi realizzati meticolosamente, reali in modo commovente, ma sfacciatamente immaginari. Attraverso di loro si aprono nuove frontiere, che sono allo stesso tempo gioiose e struggenti, grottesche e commoventi, spaventose e assurde.
Il corpo è il mezzo attraverso il quale Laskaridis fa vivere un universo scenico senza passato né futuro, un sistema monumentale interessato solo all’urgenza del momento, in cui, come recita il sottotitolo, “le cose che sappiamo di sapere sono ormai alle spalle”.
La produzione è di Onassis Stegi, con il supporto di Fondation d’entreprise Hermès nell’ambito del New Setting Program, in coproduzione con numerosi partner internazionali, tra i quali figura il Théâtre de la Ville di Parigi.
Euripides Laskaridis affronta i temi del ridicolo e della trasformazione per indagare la perseveranza dell’essere umano di fronte all’ignoto. Le sue opere, caratterizzate da un senso di caos contenuto, non convenzionali e non lineari, giocano con le possibilità di ciò che sta intorno alle cose: rompendo, distorcendo, riformando e giocherellando con materiali e detriti della vita quotidiana per creare l’inaspettato. Il corpo è il mezzo attraverso il quale gli spazi di Laskaridis prendono vita.
Relic (2015) consisteva in una scena domestica, con un solo mortale perso in un mondo terrestre dopo la fine della ragione.
Titans (2017) creava uno spazio alieno per due, le cui co-dipendenti divinità abitano un regno metafisico in un tempo prima della ragione.
Elenit (2019) espande ancor di più questo universo.
C.C.
I open Paroleacapo for my great love: the Theater which allows me to travel while I’m still, dreaming sitting in the audience, dance in the gallery and take pics before the curtain rises!
Nessun Commento