Remedios Varo pittrice visionaria e surrealista.
Nata a Girona, l’artista Remedios Varo si è sempre sentita messicana, paese dove sviluppò la sua e la sua arte.
Remedios nacque nel 1908 in Spagna e fu una delle esponenti del surrealismo che fiorì in Messico, un movimento artistico derivato dalla scuola d’avanguardia, nato dopo la prima guerra mondiale. Il movimento del surrealismo fu probabilmente una conseguenza della devastazione della guerra, un modo per guardarsi dentro ed è questo il motivo che diede vita alle opere di Remedios Varo.
L’artista cercò di trasfigurare il ruolo delle donne da oggetto del desiderio maschile ad alchimiste, streghe ed esseri spirituali. Nel contempo creò nelle sue pitture un mondo in contrapposizione con il reale, pieno d’immaginazione, che si fondeva con pezzi della realtà, generando nuove forme.
Nel suo lavoro si avverte l’influenza teorica di Jung, Freud e Adler e di diverse forme di misticismo. Nel contesto della guerra civile spagnola, Remedios era dalla parte dell’opposizione repubblicana, quindi contro il regime di Franco. Successivamente iniziò una relazione con il poeta Benjamin Peret con il quale si trasferì a Parigi, dove rimasero fino all’invasione nazista. Varo e Péret arrivarono in Messico nel 1941, dove le politiche di Lázaro Cárdenas permisero loro una rapida naturalizzazione e accettazione. La coppia collabororò con pittori messicani come Frida Kahlo e Diego Rivera, oltre a incontrare altri artisti in esilio come Leonora Carrington. Grande amico della coppia era anche Octavio Paz, che espresse profonda ammirazione per la Varo.
Si sposò in seconde nozze nel 1952 con il politico austriaco Walter Gruen, riuscendo in seguito a dedicarsi esclusivamente all’arte. Nel 1955 presentò al pubblico i suoi lavori in una prima esposizione collettiva a Città del Messico, e l’anno successivo fece un’esposizione individuale.
Morì nel 1963 ed è considerata a tutt’oggi una delle più grandi artiste del Messico.
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