Assunta Spina. Napoli.
A Pino Carbone – giovane talento della scena napoletana – lo Stabile di Napoli ha affidato la regia di una delle opere più note e amate di Salvatore Di Giacomo.
“Abbiamo lavorato ad Assunta Spina di Di Giacomo immaginandolo come un’opera lirica. Le grandi passioni, vengono vissute, contrastate, urlate o trattenute davanti agli occhi di tutti e sulle bocche di tutti. Nove attori in scena e molti più personaggi. Colori sgargianti per sottolineare la sfrontatezza delle emozioni. Suoni che rafforzano l’emotività da cui sono generati. Un giardino pieno di fiori, come tentativo di bellezza e di pace. Al centro una vetrina tribunale, una vetrina casa. Come luogo di intimità non rispettata. Come una gabbia. Tutto ciò che è detto, agito e provato intimamente, viene messo in mostra. Nessun segreto, nessun trucco nascosto, neanche quello teatrale, solo un gioco condiviso, un gioco di travestimenti e tradimenti. I personaggi di Assunta Spina giocano con il fuoco delle passioni, e ne restano bruciati. Non possono fare altro che lasciarsi guardare, giudicare, condannare. Ognuno ha il suo conflitto, ognuno ha una personale tragedia.
Sentono addosso la necessità di presentarsi, come convocati da qualcuno che ha l’autorità per farlo. Sentono l’urgenza di affermarsi, di sopraffare. Nascono con l’abitudine a difendersi. Portano dentro la propria provenienza, lo stato sociale, la complessità del doversi guadagnare la vita, o almeno il proprio ruolo all’interno di uno schema sociale forzato, deciso, scritto. A questi personaggi nessuno ha mai regalato nulla. In Assunta Spina si intrecciano tematiche universali, come la perdita delle certezze, la guerra tra poveri, la mancanza del controllo, la sensazione di far parte di una società all’interno della quale non c’è spazio per loro, se non dalla parte del torto.
Tematiche senza tempo che ancora oggi ci appartengono. Un melodramma in vetrina, una storia passionale messa in vendita, proprio come la città che la partorisce e l’accoglie. La storia privata, intima di una “malafemmina” che la passione, la sua stessa passione, rende lirica, poetica, tragica. Tutto nasce da uno sfregio, che lascia una ferita che proprio non riesce a sanarsi, nonostante lo sforzo visibile, dichiarato, ed esposto al pubblico.
La fine ci riporta al punto e al luogo di partenza, come in una processione circolare e pomposa. Il finale dell’opera sembra essere la sua overture”. (Pino Carbone)
Assunta Spina al TEATRO SAN FERDINANDO dal 7 febbraio al 17 febbraio 2019
di Salvatore Di Giacomo, regia Pino Carbone, con Chiara Baffi, Alessandra Borgia, Anna Carla Broegg, Valentina Curatoli, Renato De Simone, Claudio Di Palma, Francesca Muoio, Alfonso Postiglione, Rita Russo, scene Luigi Ferrigno
costumi Annamaria Morelli, luci Cesare Accetta, musiche Marco Messina e Sacha Ricci, aiuto regia Giovanni Del Monte, assistente scene Sara Palmieri, assistente costumi Giorgia Chiavelli, direttore di scena Sandro Amatucci,
macchinista Marco Di Napoli, elettricista Fulvio Mascolo, fonico Alessandro Innaro, sarta Roberta Mattera, foto di scena Marco Ghidelli, produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale.
C.C.
I open Paroleacapo for my great love: the Theater which allows me to travel while I’m still, dreaming sitting in the audience, dance in the gallery and take pics before the curtain rises!
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