Quartet. Civitanova Marche.
Si torna al Teatro Rossini di Civitanova Marche – Macerata – con la stagione dei Teatri di Civitanova promossa con il Comune di Civitanova Marche e l’AMAT.
In scena il 10 gennaio 2019 Quartet, una commedia di Ronald Harwood ambientata in Italia, culla del bel canto, con protagonisti quattro grandi interpreti d’opera interpretati da Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini, Cochi Ponzoni ed Erica Blanc diretti dalla regia di Patrick Rossi Gastaldi.
Famosi, energici, irascibili e, insieme, divertenti, vivono ospiti in una casa di riposo. Cosa accade quando a queste vecchie glorie viene offerto di rappresentare per un gala il loro cavallo di battaglia, il noto quartetto del Rigoletto di Verdi Bella figlia dell’amor? Tra rivelazioni, confessioni, invenzioni e il classico coup de théâtre, i quattro troveranno il modo non solo di tornare alle scene, ma di far ascoltare le loro voci, riscoprendosi giovani e gloriosi come un tempo. Un gioco teatrale e drammaturgico capace di far ridere, riflettere e commuovere.
Dalla commedia di Harwood è stato tratto nel 2012 un film di grande successo, dallo stesso titolo, diretto da Dustin Hoffman, al suo esordio nella regia. Tra gli interpreti, c’erano grandissimi interpreti del cinema e del teatro britannico come Maggie Smith, Tom Courtenay, Billy Connolly, Michael Gordon e Pauline Collins. L’autore di Quartet, Ronald Harwood, 84 anni, è uno sceneggiatore, scrittore e commediografo di lingua inglese. Originario del Sud Africa, è noto soprattutto per le commedie destinate ai palcoscenici britannici e per aver sceneggiato film di fama internazionale come Il servo di scena, tratto da una commedia del premio Nobel Harrold Pinter, per il quale fu candidato all’Oscar, e Il pianista, diretto da Roman Polanski, per cui vinse il premio Oscar nel 2003.
Le scene dello spettacolo – prodotto da Bis Tremila e Compagnia Moliere in collaborazione con Festival Teatrale di Borgio Verezzi – sono di Fabiana Di Marco, i costumi di Teresa Acone, il disegno luci di Mirko Oteri.
C.C.
I open Paroleacapo for my great love: the Theater which allows me to travel while I’m still, dreaming sitting in the audience, dance in the gallery and take pics before the curtain rises!
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