Queste pazze donne. Ventidio Basso.
Tutto l’universo femminile rappresentato come un caleidoscopio di emozioni, dove gli uomini possono ascoltare cosa le donne dicono di loro e tra loro, si svela il 30 novembre ed il 1 dicembre 2017 nella commedia Queste pazze donne in scena al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno nella stagione realizzata su iniziativa del Comune e dell’AMAT con il contributo di Regione Marche, MiBACT e il sostegno di Bim Tronto.
Sul palco tre donne piene di storie d’amore, interpretate da Paola Quattrini, Emanuela Grimalda e Vanessa Gravina e dirette da Stefano Artissunch, che cercano di fare luce sulla loro confusa realtà sentimentale. Uno spettacolo che grazie alle suggestioni cinematografiche ricreate dalla scenografia e dal linguaggio, dà vita ad una macchina comica perfetta, sviluppata sull’alternanza di racconto tra presente e passato, tra dentro e fuori, riuscendo a divertire e a far riflettere al tempo stesso.
È la Vigilia di Natale tre donne sole, tre donne come tante, tre donne piene di storie d’amore, diverse sia nel temperamento che nella vita, cercano di fare luce sulla loro confusa realtà sentimentale. Gli uomini sono fuori, girano intorno a loro come satelliti di un pianeta. Linda ne ha troppi, Cristina nessuno, Barbara uno solo, il marito, che l’ha pure tradita. Scontente, arrabbiate, indecise, volitive cercano una risposta alla fatale domanda: “che fare?” e la risposta bussa alla porta o per meglio dire si agita nella pancia… e di certo non è una sbronza smaltita male, ma un bel bambino imprevisto… Queste pazze donne è uno sguardo autentico, divertente, sensuale, brillante e disincantato sul mondo femminile dove gli uomini possono ascoltare cosa le donne dicono di loro… tra loro. È un fermo immagine sulla donna come forza psichica potente e creatrice, ferina e materna al tempo stesso, ma soffocata da paure, insicurezze e stereotipi. È una storia delle donne per le donne che a fronte di un amore deluso cercano di ritrovare se stesse mostrando cambiamenti di umore, euforia momentanea e disperata ricerca della felicità.
“Leggendo questa commedia di Gabriel Barylli – afferma il regista Stefano Artissunch – ho immediatamente pensato ad Almodovar e al suo modo colorito di indagare il mondo dei rapporti e delle nevrosi femminili, le atmosfere tipiche dei suoi film, ricche di colori sgargianti sia nelle scenografie che nei costumi, rispecchiano le anime “calienti” dei personaggi. Essi, favoriti anche dalle suadenti atmosfere musicali, sono il traino della storia caratterizzata da situazioni emotive che scatenano una riflessione sull’autenticità dei sentimenti. Sicuramente Barylli è stato influenzato da Almodovar, lui come il regista spagnolo indaga il mondo femminile, rendendo azione le vicissitudini emotive dei personaggi catapultati in situazioni a volte decisamente fuori dal comune; come diceva lo stesso Almodovar quando si tratta di sentimenti anche ciò che può sembrare più assurdo in realtà appare verosimile”.
Le scene dello spettacolo – prodotto da Danila Celani per Synergie Arte Teatro – sono di Matteo Soltanto, i costumi di Marco Nateri e il disegno luci di Giorgio Morgese.
cristina Xapodaglio
I open Paroleacapo for my great love: the Theater which allows me to travel while I’m still, dreaming sitting in the audience, dance in the gallery and take pics before the curtain rises!
Nessun Commento