Civitavova Danza.
Si apre il sipario il 15 luglio 2017 sulla XXIV edizione del Festival internazionale Civitanova Danza dedicato al maestroEnrico Cecchetti e promosso dal Comune di Civitanova Marche, dai Teatri di Civitanova Marche e dall’AMAT con il contributo della Regione Marche e del MiBACT e il patrocinio della Provincia e Camera di Commercio di Macerata. L’edizione 2017 affida l’inaugurazione al Festival nel festival, nucleo progettuale della manifestazione, vera e propria maratona di danza che tocca tutti i teatri della città dal pomeriggio a notte fonda con prime e anteprime italiane e assolute e progetti di residenza nell’ambito del progetto Civitanova Casa della Danza.
L’avvio è alle ore 16.30 all’Hotel Miramare con il Focus Prima della prima, un momento di incontro con gli artisti a partire dalle tematiche dei lavori presenti in cartellone, dal rapporto con la musica al confronto tra grandi opere del passato e sensibilità contemporanea. Dopo gli incontri di approfondimento e prima della maratona di spettacoli, il piazzale antistante Lido Cluana è animato per l’aperitivo alle ore 19 da Happydancehour con gli allievi delle scuole di danza della città che si esibiranno in una sorta di Gala aperto a tutti, composto da estratti di brani coreografici e lavori di fine anno di: Accademia di Danza Swanilda di Fiona Cecarini, Art Sem Fronteira di Manuela Recchi, Centro Danza Caterina Ricci di Gabriella Nespeca e Sabrina Nardinocchi, Effort Danza di Giosy Sampaolo, Laboratorio Danza Duepuntozero di Sara Gagliardini, Marvellous Dance di Sara Gambardella, Nura Danza di Alexia Sagripanti e Oregon Tape Crew di Marco Piampiani. Il primo appuntamento a teatro è alle ore 20.30 al Cecchetti con Cantiere aperto per Duo Goldberg diAdriana Borriello, storica danzatrice e coreografa di grande fascino al debutto con questo nuovo lavoro in anteprima italiana al termine di una residenza. La presentazione del cantiere aperto offre al pubblico la condivisione di una fase dei “lavori in corso”. “Mi sono decisa a compiere il passo – scrive Adriana Borriello nelle note allo spettacolo – affronto la musica di Johan Sebastian Bach, eseguita dal vivo al pianoforte da Francesca Lico. Forme perfette entro cui scorre il puro flusso della vita e la trascende. Affonda nell’umano e rivela l’oltre, la perfezione che si cela nell’attenta cura del piccolo: dettaglio su dettaglio, la trama di suoni ordita con rigore assoluto dentro alla regola esplorata fino ai suoi confini estremi, penetra nei luoghi più remoti dell’essere e svela le sua essenza. Divina. Eccoci qua, le Variazioni Goldberg e la mia danza. Faccia a faccia”. L’appuntamento delle ore 21.30 al Teatro Rossini è con la prima assoluta di Bolero / trip-tic del Balletto di Roma, un trittico coreografico nel quale la compagnia dà voce a tre artiste italiane attive sulla scena contemporanea internazionale:Giorgia Nardin, Chiara Frigo, Francesca Pennini. Uno spettacolo in tre atti, con coreografie differenti legate a un tema, quello di musiche che rimandano allo straordinario periodo d’innovazione e fermento artistico che accompagnò l’ascesa dei Balletti Russi in Europa. Giorgia Nardin, performer e coreografa indipendente, si confronta con L’Après-midi d’un Faune su musica di Claude Debussy; ancora Debussy per la coreografa Chiara Frigo, che sperimenta un lavoro ispirato al tema delle migrazioni sulle note della Suite Bergamasque; Francesca Pennini, coreografa e fondatrice della compagnia CollettivO CineticO, crea un nuovo Bolero sulle note celebri di Maurice Ravel. La conclusione del Festival nel festival è al Teatro Annibal Caro (ore 23.15) con Nicola Galli, artista e coreografo di grande talento in prepotente ascesa e la Compagnia Junior Balletto di Toscana. Nicola Galli nello spettacolo – che debutta in prima assoluta al termine di una residenza di allestimento – si confronta con il poeta e filosofo Lucrezio e il suo De rerum natura che con delicata poesia svela contenuti anticipatori della scienza moderna, la realtà del cosmo e l’uomo. L’immagine di eterno movimento alimenta nella creazione coreografica il desiderio di muoversi di sei corpi in un rapporto di correlazione e interdipendenza.
Cristina Capodaglio
I open Paroleacapo for my great love: the Theater which allows me to travel while I’m still, dreaming sitting in the audience, dance in the gallery and take pics before the curtain rises!
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